Le certose  in Italia

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- “Biblioteche certosine e ricerche umanistiche: Firenze e Bologna” , di MANFREDI Antonio (Bibl. Apostolica Vaticana), relazione al Convegno di studi “Dalle alpi occidentali alla Calabria.Certosini e cistercensi in Italia (secoli XII-XV)” Cuneo -Chiusa Pesio-Rocca de' Baldi, 23-26 settembre 1999.

 

 

La grangia di Sala Bolognese.(realizzata sotto il priore Dom Girolamo Lignani nel 1565)

226 CERTOSA di Bologna (1334-1797)

Provincia  n.15 ‘Tusciae’ (eretta nel 1414)

 

 

1 .Guglielmotti “La costruzione della memoria di S.Maria di Pesio: vicende proprietarie e coscienza certosina nella Chronica quattrocentesca del priore Stefano di Crivolo”, bollettino storico-bibiografico subalpino, XCIX(2001)

2 Il priore della Chartreuse (detto Reverendo Padre) è anche generale dell’ordine. Il Raule nel suo libro parla del priore generale Dom Claro, cioè Clair de Fontenay.

3 Tommaso Parentucelli, diventato papa con il nome di Niccolò V, nasce a Sarzana il 15 novembre 1397, da Bartolomeo e da Andreola di ser Torneo della Verrucola. A sedici anni si reca a Bologna, dove si laurea in teologia, e dove, ordinato sacerdote, viene chiamato come segretario dal vescovo di quella città, il cardinale Niccolò Albergati. In questa veste Parentucelli, non solo maturerà importanti esperienze religiose e diplomatiche.

4 Bologna Archivio di Stato Demaniale (Certosini), Ms 24/5869, manoscritto databile oltre il 1777.

Si racconta(1) che il celebre giureconsulto bolognese Giovanni d’Andrea (detto da San Girolamo), nel 1332, di ritorno da un viaggio in Francia, oltrepassato il col di Tenda, ebbe modo di soggiornare nella grangia di Tetti Pesio appartenente alla certosa di Pesio (in Piemonte), rimanendo molto colpito dalle severe abitudini di vita dei Certosini. Talmente colpito che tornato a Bologna si dette da fare per fondare in quella città una certosa.

Con le sue donazioni del 1333 e altre, come quelle di Francesco de Sero di Gainago, presso Parma, canonico di Liegi, che donò alcuni poderi, si mise in moto il processo di fondazione della comunità.

Il priore generale(2) della Chartreuse, Clair de Fontenay (1330-1338), inviò a Bologna il priore della certosa di Parma, dom Francesco, e quello della certosa di S.Maria di Maggiano (SI),  Dom Galgano.

Nel 1334, nel mese di Aprile, i monaci acquistarono, in due tranches 15 tornature di terra (prima sette coltivate a vigna da un Guastavillani, poi altre 8 da un Forti), in luogo denominato Casara, sulla strada ‘fuori dal Pratello’. Da qui il nome di san Girolamo della Casara.

Priore Dom Pietro da Gezzano, il 17 Aprile 1334 inziarono i lavori del nuovo monastero. Interrotti per le vicende storiche bolognesi, essi furono ripresi nel 1336. Molti benefattori contribuirono all’edificazione del monastero: il chiostro ed il refettorio furono realizzati grazie a Ravano da Reggio nel 1338, la sala capitolare grazie a Rolandino Galluzzi.

Nel 1339 venne a dirigere i lavori il padre Galgano di Vanni Baroccio, architetto, proveniente dalla certosa di Maggiano; sotto la sua direzione i lavori terminarono nel 1350. Nel 1359 fu consacrata la chiesa, dedicata a San Girolamo e nel 1367 il complesso monastico fu cinto da mura. L’Albergati in un disegno di Van Eyck

 

Nel 1395 entrò in certosa il giovane Niccolò Albergati, poi beato, che fu anche priore della stessa dal 1410 fino al 1417, anno in cui diventò vescovo; nel 1426 fu creato Cardinale da Martino V. Un

suo allievo(3) divenuto papa Niccolò V (1447-1455), con breve del 10 Giugno 1450, concesse amplissimi previlegi alla certosa e ampliò a sue spese il chiostro ed il refettorio.

Secondo il “CATALOGO DE’ PRIORI della Certosa di Bologna dal principio della sua fondazione fino al presente. Con una breve notizia de’ fatti più ragguardevoli spettanti al detto ordine, accaduti nel tempo del loro rispettivo governo.”(4) i priorati sono stati dal 1334 al 1777, 67.